Archive for the ‘La comunicazione sociale’ Category

Il piccolo contributo di un amico


2016
02.14

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In relazione ad un intervista rilasciata dall’Autore di questo Blog al Corriere della Sera sul futuro delle città e sulle case passive, ecco cosa scrive a commento un caro amico:

“Boia, Paolo, mi fa piacere di vedere che la penso come te. Abito da 12 anni in una casa di legno che non è passiva solo perché a quei tempi il riscaldamento geotermico costava troppo e ci s’era già svenati abbastanza. Comunque tra efficienza energetica della casa e caldaia a condensazione,qui dov’è inverno 9 mesi su 12 si sta bene in due piani e 170 mq con 450€ di metano all’anno. Ovviamente ci siamo risvenati per il fotovoltaico 5 anni fa,ma se poi paghi 40€ di media di luce a bimestre non ti dispiace neanche tanto. Qui in campagna abbiamo come tutti il pozzo,e visto che il giardino è grande,l’orto va a bestia e con le galline sono anni che di verdura e ova di plastica se ne mangia dimolto poche. Tutta questa pappardella per dire cosa? Che anche senza essere fissati si può e si dovrebbe essere consapevoli e responsabili del fatto ovvio che quello che consumo io inquina il mio vicino e viceversa e così via su tutto questo pianeta. Rallentiamo un attimo e facciamo due conti. Non ce n’è per tutti,cominciamo a risparmiare per chi verrà dopo di noi. E non siamo neanche vegani….”

Dunque, come vedete tutto…

La psicologia e le nuvole


2015
10.05

La psicologia ha grandissime affinità con la meteorologia soprattutto quando si parla di imprevedibilità dei sistemi complessi e quindi della possibilità di prevedere il comportamento di un determinato oggetto di studio che può essere, appunto, l’atmosfera, o la condotta umana.  Da qui le difficoltà di studiare oggetti “scivolosi” che sovente non obbediscono alle leggi di causa-effetto e ai milioni di variabili che possono interferire sul comportamento dei medesimi.
vpp?

Quando la comunicazione sociale è piacevole


2014
07.15

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=zfkIh_4ZaNs[/youtube]In questo breve cartone animato si cerca di incentivare l’uso dei mezzi pubblici attraverso il metodo dello storytell e dell’umorismo. Ancora una volta il bersaglio è l’emozione che, come abbiamo visto, è il motore della memoria ma anche della modifica dei comportamenti individuali e collettivi.  La grande professionalità dei disegnatori, della grafica e della colonna sonora suggellano un messaggio ad altissima efficacia.

Deresponsabilità


2014
05.13

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Una delle cause dell’attuale crisi ecologica risiede nell’apparente inconsapevolezza degli attori nell’interazione uomo-ambiente.  L’individuo, il gruppo, l’istituzione sembrano disconoscere i meccanismi dell’interazione asserendo la propria impotenza, incompetenza o estraneità  di fronte ai medesimi. Di conseguenza non vengono percepite e riconosciute le conseguenze, dirette o indirette, del proprio agire che appare come effetto perverso di un sistema immanente. A fronte di tale inconsapevolezza/negazione che comporta necessariamente pericolosi atteggiamenti di indifferenza e di autoindulgenza è necessario ripristinare un sistema etico di responsabilità attivabile solo riconoscendo i rapporti di causa-effetto.

Come si fa comunicazione ambientale 2


2013
11.23

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Quante volte ci è stato detto: un’immagine vale più di mille parole! Infatti è proprio così. Il nostro cervello riesce ad elaborare molto più velocemente un’immagine rispetto al linguaggio verbale. Inoltre l’immagine ha il potere di evocare emozioni molto più intensamente che una frase. Ricordiamoci che l’aspetto emozionale in comunicazione è sempre più potente di quello razionale.

Come si fa comunicazione ambientale


2013
11.08

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ozBE-ZPw18c[/youtube]

Per rendere una comunicazione efficace deve essere enfatizzato l’elemento emotivo. Poiché l’aspetto razionale non è sufficiente a modificare l’atteggiamento degli umani verso le criticità ambientali, solo “colpendo al cuore” è davvero possibile una radicale presa di coscienza affettiva tale da invertire gli attuali comportamenti distruttivi nei confronti della natura e dell’ambiente.